Captain Marvel – I Marvel Studios si Tingono di Rosa

Captain Marvel – I Marvel Studios si Tingono di Rosa

Il primo supereroe femminile ad avere un titolo tutto suo per i Marvel Studios, uno dei rari casi in cui la DC ha battuto la casa delle idee, visto che Wonder Woman è uscito lo scorso anno. E, come nel film dell’Amazzone, anche qui una regia al femminile (beh, metà) del duo moglie-marito Anna Boden e Ryan Fleck che fino ad ora hanno lavorato nel mondo Indie (Half Nelson il loro titolo più noto); purtroppo, anche il primo film dei Marvel Studios che esce dopo la dipartita del creatore della Marvel, Stan Lee (che appare comunque in un cameo, l’ultimo che abbia girato in vita).

Il film inizia su Hala, Pianeta madre della razza guerriera Kree, in guerra coi mutaforma Skrull: e con Vers, giovane guerriera Kree che viene inviata con il suo corpo d’elite alla ricerca di un famigerato nucleo energetico di proprietà incredibili, e che la porterà, dopo una serie di peripezie, sul pianeta C-53, ovvero la Terra, nel 1995, in attesa di essere recuperata dai suoi, prima che lo faccia il Generale Skrull Nemico, Talos.

In realtà, Vers scoprirà di essere Carol Danvers e che ci sono molte verità che le sono state tenute nascoste; con l’aiuto di un agente segreto terrestre, Nick Fury scoprirà cosa è successo alla sua memoria, e soprattutto il perché di un suo superpotere, la capacità di sparare raggi fotonici dalle sue mani.

Captain Marvel ha il gran pregio di non appesantirci con l’ennesima storia delle origini del supereroe (o almeno lo fa in modo molto elegante): tutto il primo tempo, infatti non sembra per niente o quasi un cinefumetto, ma quasi un incrocio tra Guerre Stellari e un film d’azione degli anni ’90 stile True Lies e soprattutto Total Recall, film a cui secondo noi deve molto come struttura: memorie cancellate, verità nascoste, e senza anticipare niente, finali dove il protagonista assurge ad un ruolo completamente diverso. Non casualmente, la sagoma di Arnold Schwarzenegger viene distrutta all’inizio quando la nostra eroina piomba all’interno di un Blockbuster (ricordate?). Cosi come Guardiani della Galassia ammiccava molto agli anni ’80, questo Captain Marvel evidentemente ha deciso l’ambientazione degli anni ’90 per creare il proprio effetto nostalgia. Davvero molto ben fatto, il ringiovanimento di Nick Fury/Samuel Jackson) con la CGI. Nota di merito proprio per il “gattofilo” Samuel Jackson e il “cattivo” Ben Mendelsonn nei panni di Talos: il loro umorismo davvero aggiunge valore, non è un caso che le loro interazioni coincidano coi punti migliori del film.

Veniamo a cosa ci è piaciuto meno e, purtroppo, ci sono un bel po’ di cose da dire: Brie Larsson tutto sommato è bravina, certo non memorabile. Ma tutto il film ha un problema: è noioso, prevedibile, derivativo. Ok le citazioni ai vari Top Gun, Pulp Fiction, True Lies, ecc; ma qui il concetto dell’eroe è davvero generico, e poco super. Alla ventunesima pellicola del Mondo Marvel, o tiri fuori qualcosa di unico (tipo Black Panther o Doctor Strange), altrimenti siamo fuori tempo massimo per una storia che sembra la versione migliorata ma neanche più di tanto del criticatissimo Lanterna Verde di qualche anno fa, (anzi, visivamente, Captain Marvel risulta pure meno interessante) o dello spin-off di Star Wars, Solo (molto simile come mood).  Sprecatissimi Jude Law e Annette Bening, in ruoli bidimensionali.

Insomma, si tratta di un film fin troppo conservativo: la leggerezza va bene (visto che è spesso la cifra che sceglie la Marvel , vedi Guardiani della Galassia, o Thor: Ragnarok), ma dopo Ant-Man and the Wasp e Spiderman: Homecoming, abbiamo la sensazione che i Marvel Studios imbocchino troppo spesso una commercializzazione alla Disney troppo spinta, troppo per le famiglie, troppo teen quando la sceneggiatura latita. Qui è sembrato proprio che, con la scusa del primo film con protagonista femminile, ci sia dimenticati di tirar fuori delle idee interessanti. Un po’ come quando i Democratici presentarono la Clinton per le presidenziali. Immemorabile. VOTO: 5,5/10

Brain Games Logo Tease from Andy Baker on Vimeo.

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