The Salvation – Spaghetti Western in Salsa Danese
Raramente si vedono western ormai, ancor più raro uno spaghetti western diretto da un regista danese. Si vede che è arrivata l’estate sul grande schermo:tempo di titoli non proprio di prima fascia, o addirittura recuperati dalla distribuzione per riempire i buchi di programmazione. Il che non é sempre un male, intendiamoci… è questo il caso di The Salvation?
In ordine: The Salvation è un film del 2014 (presentato a Cannes lo scorso anno) diretto dall’eclettico Kris Levring e narra della vendetta di Jon, soldato danese emigrato nel West nella seconda metà del 1800, a cui viene trucidata la famiglia da una gang di banditi, ex soldati nordisti ora convertiti a scagnozzi di una grande compagnia petrolifera. Tradito persino dai suoi cittadini, a Jon non resterà che salvare la città da solo. Facile, no?
Per molti versi, e come già anticipato, The Salvation é un quasi omaggio a Sergio Leone, con i suoi cowboy polverosi, fangosi e spietati (vedere per credere la scena in cui vengono condotti al massacro e a sangue freddo una vecchietta e uno storpio), i suoi campi lunghi, la sua geometria di inquadratura e le musiche alla Ennio Morricone che sono così evidenti nei titolo di testa e di coda.
Non che non ci siano delle lodevolissime originalità rispetto a Leone, in particolare la fotografia con i suoi colori cosi saturi, quasi da dagherrotipo dipinto del secolo scorso, abbinata ad una freddezza appropriatamente nordica ne fanno un piacere da vedere sul grande schermo. Belli anche i personaggi, dove all’eroe senza macchia e senza paura, e al cattivo rinnegato e disumano, vengono affiancati tutta una serie di comprimari interessanti: cosi lo sceriffo è anche il prete della comunità in attesa di un Salvatore, sacro o profano non importa, un burattino vigliacco al pari del sindaco, titolare di un’impresa funebre e al contempo complice di grandi possidenti terrieri che hanno intuito il valore dell’olio nero che sgorga dai pozzi e avvelena le acque.
Ottimo il cast, a partire da Mads Mikkelsen, un vero e proprio Clint Eastwood danese, cosi come Jeffrey Dean Morgan (continuando il parallelo: un Henry Fonda barbuto e giovane. Peccato sia poco sfruttato da Holliwood) ed Eva Green (una Claudia Cardinale del 21 secolo, muta e pulp). Occhio anche a Jonathan Pryce e Eric Cantona (proprio l’ex calciatore).
The Salvation é un film crepuscolare (quasi alla Butch Cassidy), sia nei toni che nel significato: un mondo si di cowboy, agricoltori e banditi, ma dove ormai si staglia la corruzione delle grandi corporazioni, che spogliano quelli che una volta furono i pionieri e coloni di terre strappate a pellerossa e natura selvaggia, ora depredati a loro volta, (e legalmente pure). Non potrà mancare, ovviamente, loShowdown, l’epico scontro finale, con tanto di benedizione postuma del prete-sceriffo (“ora ci sono solo buone anime qui“, che non può non strappare un amaro sorriso), e, senza voler anticipare niente, cavalieri che cavalcano verso il tramonto, e distese di misteriose e moderne diavolerie, le trivelle che pompano il sangue nero dei nuovi padroni sopra il sangue rosso dei vinti, buoni o cattivi che siano.
Per tutti gli amanti delle frontiere perdute. VOTO: 7/10