
Suicide Squad – il lato oscuro della (Super)Forza
Attesissimo questo film della Warner DC, terzo del nuovo DC Universe dopo l’Uomo d’Acciaio e Superman vs. Batman (ed escludendo la trilogia capolavoro del Cavaliere Oscuro di Nolan, serie esplicitamente fuori “continuitá” narrativa). Se i primi due film sono stati, spesso, ingiustamente ipercriticati, il terzo, questo Suicide Squad, rappresenta, a detta di molti, un riempitivo prima dei pezzi grossi della DC, Justice League e Wonder Woman in primis. Lo è davvero?
Cominciamo dalla trama: squadra di detenuti sovraumani (in qualche caso con superpoteri, diremmo dei mutanti se potessimo usare il termine della grande concorrente Marvel), viene reclutata dal Governo degli USA per missioni impossibili (quasi “suicide”, ecco il motivo del titolo), in cambio di attenuazioni dei loro ergastoli. Tra di loro Deadshot, cecchino infallibile (Will Smith), una pazza psicopatica letale e atletica Harley Quinn (Margot Robbie), il rettiliano Killer Croc, l’incendiario Diablo e il super ladro australiano Capitan Boomerang, e la misteriosa Incantatrice, posseduta da uno spirito antico. Sarà pero’ proprio l’Incantatrice, liberando il fratello, una misteriosa entità sovrannaturale che conquista la città, rapendo proprio il capo della Task Force dei reietti, Amanda Waller, a causare la loro prima missione. A capo del team, il Colonnello Rick Flagg; e sullo sfondo, opera il folle criminale Joker (Jared Leto), compagno di Harley Quinn e teso a liberarla…
Il film, diciamolo subito, è un bel casino. Raramente ricordiamo una montaggio così apparentemente casuale, e vi assicuriamo che più di una volta, ci sono dei salti logici che rendono la trama difficilmente comprensibile; si dice che il regista David Ayer, che pure aveva sfornato dei buoni film sia come regista (Fury) che scrittore (Training Day, U-571), abbia subito molte pressioni dalla produzione per anticipare l’uscita ed i risultati si vedono, inclusi dei dialoghi a volte adolescenziali e, a dir la verità, quasi mai divertenti come volevano essere per il pubblico teen.
Non è tutto male : belli i combattimenti, non male come sono stati portati sullo schermo visivamente i personaggi , musica ok (Queen, Rolling Stones, Eminem, White Stripes tra gli altri), forse un po’ ruffiana.
Degli attori si salvano Margot Robbie nella parte di Harley Quinn (impazzita per amore, ma che desidera una vita normale; e bene risalta la duplicitá del suo personaggio ) e parzialmente Will Smith, nella parte del mercenario non senza cuore, e Jared Leto, un Joker molto più ortodosso del suo predecessore Heath Ledger, e molto più fedele alla caratterizzazione originale del fumetto (che aveva seguito anche Jack Nicholson nel film di Burton del 89). Il resto, tutto grigio e abbozzato, sullo sviluppo della trama abbiamo giá detto, ma alcuni personaggi sono totalmente inutili (Capitan Boomerang, e tale Slipknot che dura 5’ manco fosse quello con la maglia rossa in Star Trek), molti sfruttati male (Killer Croc, Diablo e pure il supercattivo di cui manco si sa il nome) altri francamente poco credibili (Viola Davis è una Amanda Waller che più che il capo di un’agenzia segreta governativa sembra un’impiegata dell’anagrafe e sadica , e con alcune uscite davvero fuori luogo; Joel Kinnaman/Rick Flagg debolissimo, Incantatrice/Cara Delevigne assolutamente ridicola, vedere per credere quando ondeggia a più riprese nella storia ). Onestamente difficile capire quanto dipenda dalla regia o dalle interpretazioni. Ci sarà un seguito? Commercialmente non è andato male, grazie ad un trailer particolarmente azzeccato (la parte migliore del film… ed una delle battute è stata pure tagliata!), artisticamente fa rimpiangere gli ultimi Fantastic Four, il che è tutto dire. A breve, crediamo, l’ardua sentenza. Per noi, Perdibilissimo. VOTO: 5/10