
Lo Hobbit Un Viaggio Inaspettato – Ritorno alla Terra di Mezzo
Riecco la saga della Terra di Mezzo di JRR Tolkien, stavolta utilizzando come base non il monumentale Signore degli Anelli, ma il più semplice The Hobbit, vero e proprio prologo dell’altro da un punto di vista letterario.
La storia vede il buon hobbit, Bilbo Baggins (Martin Freeman), che decide (non proprio in maniera entusiasta) di aggregarsi ad un gruppo di nani guerrieri, guidato da Thorin Scudo di Quercia (Richard Armitage), alla riconquista della loro antica capitale Erebor, difesa dal feroce drago Smaug… ad aiutare la singolare compagnia (non dell’Anello, stavolta), il mago Gandalf (Ian Mc Kellen)…
Che dire di questa nuova trilogia, inaugurata da questo episodio, ad opera di Peter Jackson?
Da un punto di vista tecnico, il nuovo 3D ad alta definizione rende lo spettacolo impressionante, anche se talvolta c’è un curioso effetto di stacco di alcune figure rispetto allo sfondo (un po’ come nei libri “pop up” dei bambini, con il cartone che si solleva dalla pagina), ed ancora una volta spicca la maestria di Jackson nell’illustrare il mondo di Bilbo Baggins, con creature incredibili e sfondi mozzafiato in CG di altissima qualità. Infine, buone le musiche di Howard Shore, cupe e solenni.
A questo punto però cominciano i “ma”… ed il primo “ma” è: cosa aggiunge alla trilogia precedente questo nuovo episodio? La risposta, da un punto di vista prettamente narrativo, purtroppo è: “molto poco”. La struttura di questo capitolo in buona sostanza richiama moltissimo La Compagnia dell’Anello (ovvero il primo Signore degli Anelli), con la costruzione anche psicologica del nuovo gruppo, l’intervento da deus ex machina di Gandalf, il primo contatto di Bilbo con i poteri dell’Anello. inoltre, non ci sono innovazioni particolari da un punto di vista delle scene e, se nella prima trilogia, queste erano impressionanti, stavolta questo effetto è decisamente minore.
Ci sono poi una serie di aspetti che lasciano un po’interdetti, su tutti il fatto che questa nuova versione de La Terra di Mezzo, sembra una versione per bambini della precedente, con una introspezione psicologica decisamente sacrificata a vantaggio dell’azione e soprattutto della commedia, tanto da rammentare qualcosa di Walt Disney (inclusa la canzone dei nani che ne richiama molto lo stile pre-Pixar). Qualche scena ovviamente si salva, su tutti il magnifico scontro a colpi di indovinelli tra Bilbo e Gollum, ma in definitiva il film soffre di momenti di stanca alternato a momenti frenetici, dove si intravede fin troppo poco. Anche le interpretazioni sembrano meno efficaci di quanto avrebbero potuto essere, incluso il mitico Ian Mc Kellen, che appare un po’ più caricaturale della versione precedente.
Un altro aspetto che probabilmente scontenterà i fan della saga originale di Tolkien sono i continui richiami a Il Signore degli Anelli, che di fatto non erano presenti ne Lo Hobbit originale (che infatti era stato scritto una ventina d’anni prima dell’altro), ed alla fine finiscono con l’essere un po’ ridondanti.
In definitiva, Un Viaggio Inaspettato, in attesa di vedere i prossimi episodi de Lo Hobbit, appare complessivamente uno spettacolo godibile, ma probabilmente più da un pubblico molto giovane che da uno più maturo (e dei fandell’opera di Tolkien), che invece proveranno un senso di deja vu piuttosto marcato… Se proprio si volesse vedere dei Nani Guerrieri direi di dare un’occhiata a Biancaneve e Il Cacciatore, film molto meno pretenzioso, e forse per questo più sorprendente. VOTO: 6,5/10