
Justice League – Avengerei Ma Non Posso
Arrivano alla fine, con un bel po’ di ritardo, gli Avengers della DC/Warner; dopo il prologo che è stato Batman VS. Superman (non riuscitissimo, ma forse neanche così brutto come è stato dipinto), eccoli finalmente in formazione estesa: prendono le mosse dal grande evento a conclusione dell’altro (cioè la morte di Superman – pensiamo che a questo punto- non si possa più parlare di uno spoiler) per radunarsi contro il minaccioso Steppenwolf che vuole, sorpresa sorpresa, distruggere il mondo, o comunque rifondarlo a suo uso e consumo, recuperando le mistiche Scatole Madri (sic): ad aiutarlo uno stormo quasi infinito di demoni interdimensionali che si nutrono di paura. E cosi, oltre a Batman e Wonder Woman, ecco arrivare Flash, Aquaman e Cyborg (e, vabbè, lo diciamo: ne arriva un altro che già avete capito di chi si tratta).
Regia quattro mani per questa che doveva essere l’opus magnum del Dc-Universe sullo schermo: Zack Snyder avvicendato da Joss Whedon (quello dei primi due Avengers) per motivi personali (una disgrazia in famiglia piuttosto grave, ci spiace per Zack), e un po’ si vede. I toni oscuri e melodrammatici che predilige Snyder (come in 300 o Watchmen, o Man Of Steel) sono decisamente commistionati a momenti più light, affidato spesso ai siparietti tra colleghi, soprattutto Flash e Aquaman; anche perché, questo Justice League sta seguendo un po’ l’onda lunga dei vari Deadpool, Antman, Thor Ragnarok, Guardiani della Galassia e anche WonderWoman (l’unico film della DC di vero successo al botteghino), che hanno decretato negli ultimi 2 anni che è la farsa lo stile che gli spettatori prediligono sullo schermo per i supereroi (salvo rare – peraltro buone e ottime- eccezioni come Civil War e Logan).
Dunque? Mah. La DC conferma avere tante idee ma confuse; e scopiazzare la Marvel non sembra aiutare, soprattutto con cosi poca convinzione, una via di mezzo che non sembra soddisfare né gli amanti dei fumetti (in genere più seriosi) rispetto a quelli dei cinefumetti, forse più in vena di una serata di risate e popcorn. Gli unici personaggi in palla sembrano essere Superman /Henry Cavill (evidentemente, quello con cui Snyder è più in sintonia) e Wonder Woman/Gal Gadot; non a caso, titolari degli unici film della DC che hanno funzionato (decisamente meglio Man Of Steel di Wonder Woman, a nostro modesto , e non molto condiviso, giudizio). Batman/Ben Affleck è veramente incomprensibile come caratterizzazione; un filo meglio tutto sommato Aquaman/Jason Momoa, proprio bruttine invece le altre new entry Flash/Ezra Miller (in versione nerd ipocondriaco ad un certo punto davvero fuori luogo) e Cyborg/Ray Fisher (ci spiace dirlo, ma qui siamo nel politically correct a tutti costi – e nota di demerito per la CG veramente rozza). Il cattivo, altra CG a cui Ciaran Hinds ha prestato la voce, è semplicemente bidimensionale e poco ispirato. Ma tutta la trama si perde o in rivoli francamente inutili, oppure in sviluppi spesso raffazzonati: esempio per tutti, come i nostri eroi riusciranno a trovare e perdere la terza Scatola Madre merita di essere vista solo per come è poco credibile. Anche il finalino, anche qui scopiazzato dalla Marvel, sembra promettente, ma temiamo sarà l’ennesima delusione.
Alla fine, Justice League non è brutto come Suicide Squad, ma non è né meglio né di Wonder Woman, né di Batman Vs. Superman. Siamo sempre nel mondo dei Vorrei ma non Posso, anzi, Avengerei Ma Non Posso. E dire che si tratta di personaggi con un potenziale narrativo enorme, al livello dei top di casa Marvel (e forse di più: chi non conosce Batman e Superman rispetto a Iron Man e Thor?). Occasione persa. L’ennesima. VOTO: 6/10