Gotham

Gotham

— C’era una volta…

— Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori.

— No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.

Inizia così la fiaba italiana più conosciuta al mondo, datata 1883; più che giusto che lo diriga uno dei registi italiani più conosciuti al momento, ovvero Matteo Garrone che, dopo Il Racconto Dei Racconti cerca il bis nel narrare una storia antica per bambini e non.

Esame difficile per i riferimenti principali che abbiamo in mente tutti: il primo è ovviamente il lungometraggio animato della Disney, datato 1940; il secondo  lo sceneggiato televisivo firmato da Luigi Comencini, 1972; ed infine, il flop di Roberto Benigni del 2000 (di critica e di botteghino), che in qualche modo aveva messo una pietra tombale su eventuali remake.

Garrone, invece, qualche modo li riprende tutti e 3  e li sintetizza in una versione aggiornata: non solo recupera Benigni, stavolta nel ruolo di Geppetto e non più in quello del protagonista (già fuori tempo massimo vent’anni fa), ma in qualche modo mette insieme la narrativa da realismo magico che ci aveva dato Comencini, con la poesia delle animazioni di Disney.

La fiaba la conoscono più o meno tutti, e dobbiamo dire che, salvo qualche taglio necessario per rientrare nelle 2 ore di film, il Pinocchio di Garrone è piuttosto fedele all’originale di Carlo Collodi, sia nello spirito che nella metafora socio-culturale di quella che era un Italia rurale e poverissima al suo tempo, e che, significativamente non è particolarmente diversa dall’Italia di oggi, con i suoi imbonitori da strada, truffatori, giudici incapaci, la sua umanità per tanti versi miserabile nei confronti del prossimo, soprattutto dei più indifesi (vedi non i soliti Gatto e La Volpe, ma anche il cartolaio che prima scambia un semplice abbecedario per giacca e panciotto del povero Geppetto e poi lo ricompra da Pinocchio per pochi soldi, pur sapendo chi è).

Da un punto di vista visivo, Pinocchio è davvero notevole: non solo le scene, girate tra Lazio e Puglia, che sembrano cartoline di per sé, ma anche gli effetti speciali, fisici e non solamente computer graphics, danno al film un senso di artigianale e magico come fossero stati disegnati da Carlo Rambaldi negli anni ’80, un po’ come era successo nel Racconto dei Racconti, che di questo sembra quasi l’episodio precedente, una preparazione, quasi a chiudere un cerchio.

Recitazioni credibilissime, in primis Roberto Benigni, in un ruolo più consono e finalmente diretto da qualcun altro, commovente padre che ci racconta la genitorialità degli affetti; ma anche Rocco Papaleo e Massimo Ceccherini (anche sorprendente co-autore della sceneggiatura) ottimi Gatto e Volpe, Gigi Proietti, Federico Ielapi, e tutti gli attori che hanno prestato le fattezze alle varie marionette e animali antropomorfici (il giudice-scimmia in particolare è strepitoso), e la musica è finalmente commento e completamento di quello che vediamo senza essere ridondante.

Dove forse questo Pinocchio non è quel filmone che poteva essere, sta proprio nella sua fedeltà al testo, o meglio nel non aver apportato niente di nuovo rispetto anche ad un Comencini, nel suo modo di tessere i dialoghi, senza quasi che ci siano immagini di contorno, ma proprio a raccontare tutto. Il finale in particolare, ma in generale tante scene, soprattutto quelle tra Pinocchio e Geppetto, avrebbero beneficiato di meno linearità, meno “detto”.

Qualcuno potrà definirlo legnoso, a noi  questo Pinocchio sembra invece solido e profumato e come un bel ceppo di cilegio. Promosso. VOTO: 7/10

The Evolution of Video Games from Melanie Mescher on Vimeo.

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur.

Onsectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation
Roger Smith

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur.

  • Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod
  • Incididunt ut labore et dolore magna aliqua
  • Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco
  • Laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat
  • Duis aute irure dolor in reprehenderit in voluptate velit esse

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisicing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrud exercitation ullamco laboris nisi ut aliquip ex ea commodo consequat. Duis aute irure dolor in reprehenderit.

CATEGORIES
TAGS
Share This

COMMENTS

Wordpress (0)
Disqus (0 )