Capitan America The Winter Soldier – Capitan America Sfida il Ventunesimo Secolo

Capitan America The Winter Soldier – Capitan America Sfida il Ventunesimo Secolo

Uno dei supereroi più popolari della Marvel, nonchè uno dei più longevi (creato nel 1941, prima che fosse creata la stessa Marvel), Capitan America torna sul grande schermo dopo gli exploit di CA- The First Avenger e the Avengers. Nato come personaggio propagandistico nella seconda guerra mondiale, Cap (come è universalmente noto da sempre) ha poi ha avuto un’evoluzione molto sofisticata, fu infatti il primo eroe a contestare apertamente il governo USA (con il caso Watergate praticamente esportato sulla carta stampata, 1974) e successivamente sempre il volto scelto dagli autori per parlare di confini tra libertà e politica.

Dopo l’avventura dal gusto retrò del primo episodio, stavolta tocca ai fratelli Russo dare la loro visione del buon Capitano a Stelle Strisce, e viene scelta una delle storie di maggior successo degli ultimi anni, ovvero Il Soldato d’Inverno, scritto da uno dei maggiori autori del panorama fumettistico attuale, ovvero Ed Brubaker; Steve Rogers/Cap dovrá infatti scontrarsi ancora una volta con l’Hydra, organizzazione terroristica tesa a sovvertire l’ordine mondiale, instaurando una tecno-dittatura globale: questa volta infiltra lo SHIELD, una specie di super-CIA, lo fa diventare un fuori-legge, e gli mette contro un misterioso, temibile avversario, praticamente suo pari nel combattimento, ovvero Il Soldato d’Inverno. Ad aiutare però Cap, la letale Vedova Nera, il machiavellico Colonnello Fury ed un nuovo alleato, Falcon.

Il lavoro dei Russo è stato quello di rivoluzionare completamente le atmosfere anni 40 (peraltro ottime) del primo episodio per immergere Cap in una realtà ancora aliena per lui, piena di insidie che vanno al di lá degli avanzamenti tecnologici, ma che più hanno a che fare con sfumature politiche che non sono il bianco e nero a cui era abituato: e, come il buon Steve capirà ben presto dall’avvertimento di un suo alleato, non potrà fidarsi di nessuno, neanche di quelli accanto a lui. Operazione perfettamente riuscita, da questo punto di vista: e se Iron Man appare molto legato all’ipertecnologia da Manga in carne e ossa e Thor al fantasy de Il Signore degli Anelli, Capitan America sembrerebbe inaugurare un filone spionistico-adrenalinico stile Bourne Identity… E laddove Jason Bourne è un uomo senza passato, Steve Rogers è un uomo senza presente, entrambi outsider rispetto al sistema che pure a rigor di logica dovrebbero rappresentare.

I Russo scelgono di limitare al massimo gli effetti aggiunti al computer e l’uso dei costumi da supereroi ed invece caricano di energia le atmosfere, con spettacolari scene d’azione, in particolare i combattimenti corpo-a-corpo, davvero strepitosi. E se forse si sarebbe potuto fare a meno di qualche inseguimento in auto di troppo, ottime invece le scene di introspezione psicologica, con qualche puntata umoristica azzeccata (vedi la lista delle cose da sapere degli ultimi 70 anni nel bloc notes di Cap – e occhio alla sorpresina per gli spettatori italiani…). Cosi come non stona la retorica della libertà che, per chi conosce il personaggio, non poteva mancare (e tutto sommato, aggiunge una dimensione politica -seppure non approfondita- al film). Nessuna interpretazione fuori posto (Chris Evans, Samuel Jackson, Scarlett Johansson ed un Robert Redford -senza anticipare niente-in un ruolo decisamente anomalo per lui. Piccola curiosità: : dagli anni 70 fino agli anni 90 Redford era il modello di riferimento per disegnare Steve Rogers, cosi come Rupert Everett lo era di Dylan Dog!), anche se forse nessuna punta di eccellenza (comprensibile per un film che non esalta i dialoghi).

In definitiva più di due ore di spettacolo ed adrenalina, in un film equilibrato e ben diretto: seppur non un capolavoro, decisamente un passo avanti rispetto ad Iron Man 3 e Thor 2, ed un ottimo viatico per il nuovo The Avengers. Ah… E occhio all’immancabile (e stavolta doppio!) finalino…

Molto americano, poco patriottico. VOTO: 7,5/10

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