Avengers – Age of Ultron – Il Ritorno dell’Era delle Meraviglie
Certamente uno dei film-evento del 2015, e probabilmente il più atteso in assoluto da parte dei Marvel Studios dopo il successo del primo episodio, sia ai botteghini sia di critica, ritornano gli Avengers, con ancora alla regia l’ex- sceneggiatore di fumetti, Joss Whedon.
Dopo le origini, con la minaccia di Loki che aveva originato il Team, stavolta il cattivo è l’intelligenza artificiale Ultron, creato dalle menti di Tony Stark e Bruce Banner, classico genio uscito dalla lampada e sfuggito al controllo dei suoi creatori: obiettivo di Ultron, con l’appoggio dei suoi nuovi alleati, i gemelli Maximoff (il velocissimo Pietro e la strega Wanda) è -sorpresa sorpresa- l’estinzione del genere umano, considerato di per sé il seme della propria distruzione, stavolta a vantaggio di una nuova razza, creata dallo stesso mega-cattivo. Ed ecco chi si oppone all’oblio dell’umanità: Capitan America (Chris Evans), Iron Man (Robert Downey jr.), Thor (Chris Hemsworth), Hulk (Mark Ruffalo, forse la rivelazione del gruppo), Vedova Nera (Scarlett Johansson) e Occhio di Falco (Jeremy Renner) ! Hurrah!
Ok ok, la trama non è particolarmente originale, ma in fin dei conti chi va a vedere un cinefumetto aspettandosi Hitchcock? Neanche la trilogia del Cavaliere Oscuro risulta avere una trama così imprevedibile, o no? Molto più importante capire se Avengers siano 2h30’ dove i bambini si meravigliano delle magie di Semidei moderni e i grandi tornano bambini ricordandosi dei miti del loro passato…
Da questo punto di vista, I Marvel Studios sono una garanzia, anche nei prodotti meno “felici” da un punto di vista strettamente contenutistico (Thor 2 o Iron Man 3, per dire), lo spettacolo è assicurato. Qui si può contare su un cast strepitoso, ognuno dei quali con un personaggio davvero popolare, con un effetto da All Star Game esaltante.
Certo, direte voi, ma cosa non abbiamo già visto nel primo episodio? Per la verità non tantissimo (ahi, prima sbavatura), anche se stavolta gli approfondimenti psicologici dei vari protagonisti sembrano più indirizzati a “dividere” che “unire” il team: oltre a fornirci un tuffo nelle paure nascoste di ciascuno di questi titani (grazie all’escamotage di una magia della strega Wanda), sorgono le prime crepe. Qualcuno vuole tornare alla vita normale (Occhio di Falco, il più umano del team e l’unico con una famiglia vera e propria, che ci porta in una dei momenti più toccanti –senza effetti speciali- del film. Rispetto al primo episodio, il ruolo che ha preso più peso), qualcuno ne vuole una (Black Widow e Hulk, in una parentesi romantica inaspettata), qualcuno vuole guidare un popolo (Thor) e, soprattutto, iniziano le divergenze tra le 2 anime della Leadership Capitan America e Iron Man (preludio a cosa succederà nei prossimi episodi… due sole parole per gli Esperti fumettofili: Guerra Civile! Gli altri cerchino su Wikipedia…). A questo si aggiungono la presentazione di nuovi personaggi importanti, tra cui i gemelli Maximoff di cui sopra (e mai citati con i loro nomi di battaglia che tutti gli amanti della Marvel conoscono, cioè Quicksilver e Scarlet Witch), War Machine (finalmente in azione seria, dopo le apparizioni nella trilogia di Iron Man), Falcon (visto in Cap 2) e soprattutto La Visione (Paul Bettany), forse l’elemento più interessante di tutto il film, in una versione quasi metafisica (alla Dr. Manhattan di Watchmen; siamo molto curiosi di vedere come evolverà nei prossimi film), e protagonista di uno momenti più belli del film, l’incontro-scontro finale col “padre” Ultron.
Tutto questo per dire che in effetti, come sembrerà molto evidente alla fine, questo secondo episodio di Avengers appare un momento di transizione verso i prossimi step del Marvel Universe, soprattutto il terzo episodio (già annunciato diviso in due parti) e Cap 3 (ovvero Guerra Civile… indovinate chi guiderà la due fazioni della Guerra?). Sicuramente ben fatto, spettacolare, con le usuali punte di umorismo a spezzare la tensione, ma stavolta il gioco sembra un po’ meno efficace che nel primo episodio. Ultron è un” buon” cattivo, ma, rispetto a Loki, meno interessante (complice l’essere costruito in CG, e non in carne e ossa), anche se alcuni passaggi (il parallelismo con Pinocchio, burattino senza più fili, e la conflittualità quasi archetipica col “padre” Tony stark e il “figlio” Visione) non sono affatto male. Nonostante ci siano molte scene di a differenza di altri film non c’è la sensazione ci sia troppa carne al fuoco (stiamo parlando di una pellicola con una dozzina di supereroi!). ma in effetti, alla fine, e rispetto al primo episodio, oltre ad essere più cupo (e, senza voler dire altro, ci sarà una morte nel film), ci sembra ci sia qualcosina in meno sul piano della “meraviglia”. Probabilmente, ci attendono eventi drammatici nei prossimi round.
In defintiva: per gli amanti del fumetto, tolto qualche licenza narrativa incoerente rispetto al fumetto su carta stampata, pane per i loro denti. Per i bambini di oggi e di ieri, il ritorno degli Dei dai Colori Sgargianti. VOTO: 7,5/10